Chi siamo

Il mio incontro con questa fantastica razza comincia nel 1990. Comincia in una magica terra, quella del Salento, che forse anche per questo mi è rimasta nel cuore. Comincia nel salone di casa di un collega di lavoro:
– Hai mica paura dei cagnolini?-
Neanche il tempo di rispondere: dall’altra parte del salone era comparsa una montagna di pelo nero, un gigante dal passo lento e silenzioso. Altro che cagnolino! Mi annusò distrattamente e si accucciò ai piedi del divano su cui ero seduto. Neanche sapevo di che razza fosse. Avevo avuto nella mia vita diversi meticci, avevo sempre accarezzato l’idea di un cane grosso ma i miei gusti avevano sfiorato i cani da pastore, il bob-tail, il bergamasco, il maremmano abruzzese. Persino al komondor avevo pensato. Ora tutto si fermava, si cancellava, si mescolava nel mio sguardo perso negli occhi di quel cane sdraiato ai miei piedi. Chiamiamolo colpo di fulmine, amore a prima vista: da quel giorno non sono mai più riuscito a pronunciare la parola cane senza pensare al Cane di Terranova.

Passarono solo pochi giorni ed ebbe inizio la mia avventura con Kajal (Fekete-Pataki Belizar).
Non era un cane dalla tipicità eccellente, del resto neanche sapevo che cosa fosse il tipo, non era di alta genealogia, forse l’acquisto fu improvvisato e poco ragionato, ma quell’avventura cominciata il primo aprile con quel batuffolo di 40 giorni e continuata per quasi 12 anni fu e resta straordinaria.
Dai giorni che lo pesavo sulla bilancia da cucina ( 3 Kg), ai biscotti per la colazione mattutina sbriciolati nel latte, e poi l’acquisto della prima auto a sua misura. Quindi l’incontro fatidico con Anna, la sola con cui, incredibilmente, si lasciò portare al guinzaglio, allontanandosi da me.
Aveva fatto la sua scelta : Anna sarebbe diventata mia moglie e di lì a poco avrei scoperto che lui era nato proprio il 14 febbraio.

Nel 2002 è arrivata Cajita ( At Water Jumpin’ Jack Flash). Che fatica cercare e trovare un nome che avesse la stessa musicalità del mio primo cane.
Un viaggio lungo il suo, dal Portogallo attaverso la Francia e quindi un passaggio aereo da Bergamo fino a Napoli.

E la meraviglia di Chico , il meticcio di casa, nel vederla uscire dalla gabbia da trasporto. È come se avesse pensato : – Kajal, ma come ti sei rimpicciolito!?! – Cajita proviene da un allevamento prestigioso, ha nobili ascendenze, con lei ho ritrovato il gusto di partecipare alle esposizioni dove tuttavia non è solo il risultato che conta, ma l’enorme soddisfazione per le parole e le carezze della gente che si accosta, e non fa nulla se una carezza in più le rovina i peli sulla testa appena sistemati per l’ingresso nel ring.

– È sempre il cane più bello – ti senti dire
– Ha una faccia buona – e lo accarezza anche chi dice di aver paura dei cani E ti gonfi di orgoglio, perchè sai che la bellezza del Terranova è un incontro tra quello che c’è dentro e quello che mostra fuori, e che questa unicità si percepisce attraverso uno sguardo che altrove non rintracci.
– A distinguished member of human society – scrisse Lord Byron e forse è proprio così. Anzi sicuramente.

Mi uguro di dedicare a questa razza quell’amore e quell’impegno e quella passione che non ho mai accantonato in questi anni, malgrado l’arrivo dei bambini, nonostante gli impegni di lavoro, e gli studi universitari.

Ed è con questo augurio che dedico alla memoria di Kajal questo mio sito, perchè sulle sue orme e al riparo della sua ombra desidero che ci siano altri degni rappresentanti di questa fantastica razza, di questo reciproco amore senza fine.